ETS (EMISSIONS TRADING SCHEME) E DECARBONIZZAZIONE.
Cosa prevede la Direttiva ETS e qual è il percorso da intraprendere per la decarbonizzazione?
A cura di Pasquale Stumpo
[CEO di SYNIERGY]
ETS: COS’È E COME VIENE CALCOLATO.
Al giorno d’oggi si sente spesso parlare di decarbonizzazione, il processo virtuoso che tende a limitare l’emissione in atmosfera di gas serra, fino ad avere un bilancio netto pari a zero entro il 2050.
In Europa, il percorso verso la decarbonizzazione è stato avviato con la Direttiva 2003/87/CE (Direttiva ETS), che ha introdotto il sistema detto “European Union Emissions Trading Scheme”, abbreviato in EU ETS.
L’ETS, in breve, stabilisce un tetto massimo complessivo alle emissioni consentite sul territorio europeo, cui corrisponde un equivalente numero di “quote” di emissione (1 tonnellata equivalente di CO2 = 1 quota o EUA – EU Allowance).
Per ogni operatore industriale o del trasporto aereo che ha le caratteristiche delineate dalla Direttiva ETS viene determinato un “cap” di emissioni di CO2 e attribuito un numero massimo di quote a titolo gratuito.
Ogni anno, entro il 30 aprile, l’operatore soggetto deve conformarsi alla “compliance” e restituire un numero di quote pari alle emissioni equivalenti prodotte nell’anno precedente. Quindi, se l’operatore è stato particolarmente virtuoso, avrà dei titoli in più che potrà valorizzare sul mercato delle quote. Al contrario, come succede nella maggior parte dei casi, se le emissioni hanno superato il limite assegnato, l’operatore sarà tenuto ad approvvigionarsi sul mercato delle quote di un numero di certificati pari allo “sforamento” registrato.
Questo meccanismo, definito “cap & trade”, è reso ulteriormente efficace e penalizzante per chi emette CO2 dalla progressiva riduzione sui mercati europei sia delle quote assegnate a titolo gratuito che del numero complessivo delle quote scambiabili. La domanda superiore all’offerta causa l’aumento del prezzo delle quote, con impatti molto negativi sui bilanci di chi inquina.
UN ESEMPIO CONCRETO.
Prendiamo una centrale termoelettrica a ciclo combinato della potenza di circa 40 MW che lavora attorno alle 6-7.000 h/anno, che deve compensare circa 120.000 tonnellate di CO2 /anno.
Negli anni 2014-2015, la centrale ha acquistato quote al prezzo di 5 €/ton e speso complessivamente 600.000€. Lo stesso impianto, per compensare le emissioni 2022, dovrà acquistare quote nell’intorno di 90 €/t, spendendo quasi 11 Ml€!
Questi costi, unitamente agli aumenti del prezzo del gas, si riflettono direttamente sul prezzo dell’energia prodotta dagli impianti “tradizionali”, con oneri ulteriori su consumatori industriali e famiglie.
Si calcola che in Italia, nel 2021, siano state emesse circa 320 Mt di CO2*.
IL PERCORSO PER LA DECARBONIZZAZIONE.
Se dovessimo approvvigionarci di EUA ai prezzi attuali per l’intera produzione 2021, dovremmo mettere a bilancio dello Stato una cifra di quasi 30 miliardi di euro.
Come abbiamo spiegato sopra, il prezzo delle quote EUA non potrà che aumentare ancora fino a rendere sempre più proibitiva la produzione di energia da combustibili fossili.
È evidente che l’unica soluzione percorribile è quella delle fonti rinnovabili, la cui crescita deve essere accompagnata dai necessari interventi regolatori e infrastrutturali (smart grids, storage, meccanismi di flessibilità “demand-response”, autoconsumi, ecc….) volti a garantire che il cliente finale non paghi lo “switch” verso la decarbonizzazione in termini di discontinuità e imprevedibilità della fornitura.
Un ultimo dato significativo: l’obiettivo di installare 80 GW di nuova potenza rinnovabile in Italia entro il 2030 si tradurrebbe in una riduzione di circa 45 Mt/anno di CO2, quindi solo in una frazione del 15% dell’intera quantità di gas serra emessa nel nostro Paese.
Il percorso verso la decarbonizzazione è ancora lungo e passa attraverso le rinnovabili, ma anche dall’elettrificazione dei trasporti, la combustione di idrogeno verde (o il suo utilizzo in celle a combustibile), l’ammodernamento del parco edilizio e, soprattutto, dalla prima e più importante fonte di energia: l’efficienza.
NIER Ingegneria e SYNIERGY sono parte attiva in questo sfidante percorso verso la decarbonizzazione. Forniamo diagnosi energetiche, progettiamo e realizziamo interventi di efficientamento. Non solo, sviluppiamo e installiamo impianti a fonte rinnovabile senza tralasciare la carbon footprint di un’attività economica.
Se sei interessato a saperne di più, contattaci.
*Fonte: CO2 emissions of all world countries, 2022 Report